mercoledì 20 ottobre 2010

Le tre categorie


Nel corso della mia vita mi sono trovato ad avere a che fare con tante persone, una diversa dall’altra e tutti diversi da tutti. Ma, sommando le esperienze, ho cercato di categorizzare queste persone con le quali venivo a contatto. Non tanto per dare uno schema alla mia vita, quanto per cercare di capire di primo acchitto con chi avevo a che fare. Ne sono venute fuori tre categorie: A, B e C.

La prima categoria ‘A’ è quella degli Affidabili. Sono persone che quando parlano sanno quello che dicono e che danno una certa sicurezza all’interlocutore. Sono quelli che quando dicono "Si fa", si fa veramente e quando dicono "Non posso" è vero che non possono. E’ la categoria di persone delle quali ti puoi fidare, senza alcun dubbio.

La seconda categoria ‘B’ è quella dei Buoni a nulla. Quelli che quando gli dici di fare una cosa gli devi dire cosa fare e come farla e quando l’hanno fatta devi anche controllare che l’abbiano fatta secondo le tue direttive. Anche questa è una categoria sicura, perché se hai capito che il ‘buono a nulla’ è effettivamente buono a nulla, sai che lo devi controllare in ogni momento. E la tua sicurezza deriva proprio dal fatto che lo devi controllare.

La terza categoria ‘C’ è quella dei Cazzari, quelli che ti dicono che sono capaci di mille cose e poi non risolvono niente. E tu li aspetti che ti risolvano i problemi, ma non accade niente. "Hai tuo figlio che deve fare il concorso? Ci penso io!" ti dice il Cazzaro. Poi non succede niente. "Conosco il sottosegretario Tal dei Tali, e vedi che la cosa si aggiusta" agginge sempre lo stesso Cazzaro. Immancabilmente segue il silenzio. Il Cazzaro è pericolosissimo, perché ti fa cadere in trappole da lui tese e che ti portano verso il nulla. E’ la razza peggiore dell’universo.

A queste categorie, quando desidero scherzare con gli amici, aggiungo la categoria ‘D’, quella delle donne. E sempre scherzando, dico che le donne non appartengono ad alcuna delle tre categorie precedenti perché saltano dall’una all’altra in modo subitaneo e non le puoi controllare. Non si può sapere se in quel momento appartengono alla categoria ‘A’, a quella ‘B’ o alla ‘C’. E quindi non le puoi controllare in alcun modo. Sono libere di agire come e quando a loro più piace: sono donne.

E’ tutto uno scherzo, naturalmente. Ma se fosse tutto vero?

8 commenti:

  1. Mi e' piaciuto quello che hai scritto, pero' mi piacerebbe sapere in quale categoria mi hai collocata e' se sono stata collocata!
    Emma

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  2. Naturalmente ti ho collocata nella categoria delle donne. :)

    NOTA
    Dalle opzioni "Seleziona profilo" puoi selezionare "Nome/URL" e scrivere il tuo nome, così in testa al tuo commento, invece di "Anonimo ha detto...", viene scritto "Emma ha detto...".

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  3. Carissimo Giovanni
    esiste un'altra categoria, alla quale appartengo, che chiameremo I (illusi), la cui caratteristica è la convinzione di capire e catalogare gli altri. Sono quelli che prendono più fregature perchè, in realtà, le umane reazioni alle diverse circostanze sono poco prevedibili. Sei proprio convinto di dover mettere le donne in una categoria a parte? io ritengo che esse hanno i nostri stessi difetti e, forse, più pregi ma che possono entrare in un unico insieme uomo/donna.
    Appartenere alla categoria lo considero, comunque, positivo perchè spesso riusciamo a capire qualcosa di noi analizzando gli altri.
    Alla prossima
    Francesco

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  4. Francesco,
    le tue parole sono sacrosante. Concordo sulla categoria "I" alla quale ritengo di appartenere anche io (quelli che prendono fregature, e se ci sentiamo al telefono ti racconto l'ultima).

    Per quanto riguarda le donne, ho premesso, scrivendo della categoria "D", che è uno scherzo. Abbiamo bisogno gli uni delle altre, in particolare perché molte volte il punto di vista di una donna è talmente lontano dal nostro che ci fa vedere cose che noi non vediamo.

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  5. Caro Gianni mi sono piaciute le tue categorie e sono d'accordo con quello che ha detto Francesco Miredi,siamo senz'altro l'essere più completo perchè apparteniamo alla categoria A B C D I e vediamo più lontano degli uomini forse perchè siamo più riflessive e sappiamo cogliere anche le più piccole emozioni.Credo però che per vivere bene non bisogna capire a quale categoria appartieni .Pensa che fregatura capire che sei un buono a nulla ,un cazzaro o peggio ancora un illuso. Ciao

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  6. Sei molto diplomatico!!

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  7. Eh sì, Rosalba, è meglio non sapere niente di se stesso, o forse impossibile: questo l'ho scritto nel 'Terzo uomo'.

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  8. Sul fatto che le donne siano capaci di cogliere anche le più piccole emozioni sono pienamente d'accordo. Ed è proprio su questo che la mia parte femminile mi frega, perché talvolta non sono capace di gestirle, le emozioni.

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