mercoledì 18 gennaio 2012

Onore

Ieri sera a Radio Londra, parlando della disgrazia di nave Concordia, Giuliano Ferrara ha detto parole che - per una volta - approvo completamente. In particolare una parola: Onore. Alle parole di Ferrara aggiungo che a mio avviso l'Italia marinara, direi anche l'Italia tutta, ha perso l'Onore nei confronti del mondo. Il comportamento di un capitano di nave sopraffatto dalla paura ha cancellato in una notte decenni di atti di eroismo in terra, in mare e in aria. Sappiamo bene che cosa farebbe un comandante giapponese nella stessa situazione. Non posso pretenderlo da parte di Schettino né lo auspico. Ma che lui presenti le sue scuse all'Italia intera questo sì. Ci ha disonorati; faccia allora un atto di pentimento e chieda scusa a tutti gli italiani.

4 commenti:

  1. Sì è vero ci ha disonorato e non sono mancati effetti pesanti sulla stampa straniera, come quel giornale tedesco che avrebbe commentato all'incirca: ".. naturalmente è un italiano .. ".
    Pronta anche la controrisposta da parte di una testata di casa nostra che avrebbe replicato: "a noi Schettino, a voi Hitler".
    Tenzone a suon di battute, ma intanto il disastro e i morti ci sono davvero; un giorno verrà emessa la versione ufficiale sull'accaduto e non mi stupirei di qualche colpo di scena. Già circola la favola del coinvolgimento della proprietaria della porzione di costa dove risiede lo scoglio fatidico (non so se si può essere proprietari di uno scoglio, sommerso per giunta). Ammesso che sia plausibile, magari sarà responsabile di non avere apposto in modo visibile il cartello di divieto di inchino :):(

    In tutto questo lo sperare che Schettino faccia umile atto di pentimento e di scuse non lo credo possibile. Avrei preferito che fosse stato ubriaco, per poi scusarsi, invece si è abbandonato a rocambolesche misere giustificazioni. Un personaggio così non si scuserà mai, sarebbe un cortocircuito o un paradosso.
    Saluti Dario

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    1. Forse non era ubriaco, ma magari una sniffatina di coca...

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  2. Tre giorni dopo la tragedia non resistetti alla tentazione di scrivere un post sulla pagina facebook di Costa Crociere.
    Lanciai l'istanza se ci fosse stata notizia di immediati controlli su alcool o droga a carico del comandante.
    Nessuna replica, però ..... uno o due giorni dopo i media dissero che si sarebbero fatti detti controlli. Ho avuto la sensazione di aver gettato un sasso nello stagno.
    Tant'è che le analisi furono eseguite su capelli e urina, invece che sangue, e pensa e ripensa ho concluso che campioni freschi di quegli elementi potevano essere recuperati nella stanza d'albergo dove Schettino aveva alloggiato subito dopo lo sbarco e quindi più ricchi di possibili riscontri. Non escluderei allora che il mio disarmato post di uomo della strada possa aver scatenato un ravvedimento operoso da parte degli inquirenti.
    Ovviamente e necessariamente, il monitoraggio dei post sarà stato fatto per percepire eventuali messaggi di passeggeri o altro, dai quali estrarre elementi o testimonianze utili per l'inchiesta.

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    1. L'analisi del capello è più efficace di quella del sangue, perché fornisce dati che vanno fino a tre mesi e mezzo indietro rispetto alla data del prelievo. Quindi si riesce a sapere anche se la persona ha usato droghe o alcol non nell'immediato.

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