martedì 9 novembre 2010

Smart


Sul Grande Raccordo Anulare (che da un po’ di tempo è diventato autostrada, non a pagamento) sfrecciano a 130 chilometri all’ora; io vado a 90-100. Se mi trovo in fila con la mia macchina, ce n’è sempre una che mi sorpassa a sinistra o a destra. Quando parcheggia lo fa di traverso. Chi la guida è palesemente più furbo di me; a lui tutto è concesso; o meglio, tutto si auto-concede, un po’ come fanno gli scooteristi, per i quali il codice della strada si direbbe che sia un optional da rispettare quando se ne ha voglia.

"E’ mai possibile – mi chiedo – che tutti quelli che guidano una Smart siano così tanto più furbi di me? E più furbi di tanti altri cittadini automobilisti che rispettano le code, i semafori, le precedenze e i limiti di velocità? C’è qualcosa che li differenzia in quanto tali o solo per il fatto che guidano una Smart?". La mia conclusione – personalissima – è che è la Smart a farli differenti. Se poi desidero approfondirne il motivo, direi che è una specie di complesso di inferiorità. Come avveniva per la Golf GTD.

Gli anni Settanta cominciarono per la Volkswagen con una forte crisi finanziaria. Aveva in linea in pratica un solo modello: il Maggiolino, affiancato con qualche piccola modifica di carrozzeria e aumento di cilindrata (da 1.200 a 1.300) dal Maggiolone. A poco era valsa l’introduzione di uno sfortunato modello a trazione sempre posteriore, che avrebbe dovuto essere l’erede del Maggiolino: la 411/412, rispettivamente di 1.500 e 1.600 di cilindrata.

Così a Wolsburg ebbero l’idea geniale: cambiare tutto. La rivoluzione fu affidata alla magica matita di Giorgetto Giugiaro e nel 1974 nacque la Golf. La trazione posteriore fu trasferita all’asse anteriore, migliorando guidabilità, tenuta di strada e abitabilità. La linea abbandonò la classicissima forma a uovo e adottò linee decise e spigolose. Fu subito un successo. Dalla matita di Giugiaro era già uscita la Passat l’anno precedente e seguirono la Scirocco e la Polo.

Ma il colpo di genio vero e proprio fu adattare il motore a benzina di 1.500 di cilindrata (poi diventato 1.600) al gasolio. Consumi ridottissimi e velocità di punta decisamente superiore alle vecchie auto motorizzate diesel che non facevano più di 120-130 chilometri all’ora. Il botto finale fu l’inserimento della sovralimentazione mediante compressore a turbina, così come era avvenuto con la sovralimentata a benzina (GTI). Il grosso dubbio che colse tutti gli esperti fu: "Il motore diesel così piccolo resisterà o esploderà?".

Non esplose. Non solo: chi guidava la Golf GTD doveva dimostrare a chi aveva auto a benzina che andava forte come lui, o anche di più. Era il complesso d’inferiorità che aveva il possessore di un’auto a gasolio nei confronti di chi ne aveva una a benzina. Prima del fenomeno Golf GTD, le vetture a gasolio erano una scelta "economica": il gasolio costava notevolmente meno della benzina e il ciclo Diesel (accensione per compressione, gasolio) aveva un consumo specifico inferiore al ciclo Otto (accensione per scintilla, benzina). Insomma, chi aveva un’auto a gasolio, lo faceva per risparmiare ed era considerato un po’ un automobilista di serie ‘B’.

Con la Golf GTD il mondo automobilistico cambiò: chi la possedeva, non solo spendeva di meno di carburante, ma andava anche come o anche più forte di chi aveva il benzina. Qui fu la rivincita del diesel sul benzina e di chi possedeva un’auto diesel nei confronti di chi ne possedeva una a benzina. La rivincita dal complesso d’inferiorità.

Oggi vedo un parallelo tra chi una volta guidava la Golf GTD (e doveva dimostrare a chi aveva un ‘benzina’ che andava più forte di lui) e chi guida una Smart (una specie di scarrafone, che ha più del giocattolo che della macchina), il quale deve dimostrare a chi possiede un’auto ‘vera’ che non solo va più forte (il che di per sé non è vero, ma chi guida la Smart ‘pesta’ sempre l’acceleratore), ma può fare una infinità di cose più di chi possiede una macchina ingombrante.

E’ la rivincita del piccolo scarrafone-giocattolo (il cui proprietario nasce con un complesso d’inferiorità) sull’auto vera e ‘deve’ dimostrare agli altri che a lui sono consentite più cose…

…fino a quando non si ribalta sui sampietrini romani!

7 commenti:

  1. Annotazioni geniali le sue.
    Sul diesel ricordo quando era bambino il mio fruttivendolo che usava una mercedes diesel ma esclusivamente per fare la spesa ai mercati generali e solo perchè durante la guerra, durante la quale aveva fatto il conducente di autocarri del Regio Esercito, aveva potuto apprezzare i camion diesel della Grande Germania. Motore da lavoro, nulla di più, mai ci si sarebbe potuti divertire con un diesel.
    Per i complessi di inferiorità rivelo il mio: in anni oramai lontani giunsi a possedere una Citroen VISA GT. Era una bomba. Va ricordato anche che la più piccola Visa era motorizzata con un 600 di cilindrata. Quindi chi la vedeva in giro subito l'associava ad una super utilitaria. Invece la GT andava a circa 170 km/h, il che era un crimine perchè la macchina era leggerissima e del tutto inadatta a sostenere quelle velocità.Un colpo d'aria la faceva ballare paurosamente, Però era divertentissimo in autostrada farsi affiancare da autisti di potenti macchinoni che credevano di superare un'ansimante utilitaria e poi lentamente e impercettibilmente dare gas e vedere la faccia di chi non capiva perché non guadagnava un centimetro. Sensi di inferiorità micidiali del possessore della Visa, appunto.
    A presto a un caro Generale che so amare le auto e che non credo sia sempre andato a 90 all'ora (con le Jaguar???).
    Umberto M.

    RispondiElimina
  2. Con la Jaguar (XJ-8 Executive) andavo piano lo stesso, ma più che per il piacere di andare piano era per il consumo spropositato quando pestavo sull'acceleratore.

    Ora ho una specie di camioncino (Toyota Rav 4 a gasolio) che presi nuovo nel marzo del 2005. Ha quasi 90.000 chilometri e, a parte la normale manutenzione che faccio fare ogni 20.000 km, mi ha dato un solo 'fastidio': sostituzione delle luci di posizione anteriori a 80.000 km.

    In compenso, dal 24 giugno scorso possiedo anche un 'giocattolo': Mercedes SLK aspirata a benzina, che uso solo per fare viaggi o giretti fuori città e mi fa 14 km/l. Il camioncino, invece, ne fa 13,5 in città: incredibile!

    RispondiElimina
  3. Ho letto il tuo articolo con grande interesse, perchè anch'io guido una Smart, comunque una Smart-for-four (quelle piccole non sono molto adatte per il nostro inverno...) e guido sempre rispettando i limiti di velocità. Tutti sorpassano me, soprattutto gli uomini che guidano una Audi o BMW o Mercedez, e non parliamo delle SUV, ma pure gli altri con macchine piccole e vecchie, probabilmente anche coloro che guidano un trattore, però in città non c'è ne sono.... Forse si tratta di una differenza culturale, qua gli uomini devono sorpassare una donna in una Smart per dimostrare la loro superiorità? Saluti Kirsi

    RispondiElimina
  4. Non solo in Finlandia gli uomini devono sorpassare una donna in Smart, anche il Italia, anche se non guidano la Smart. Kirsi, invece della four-four ti consiglio una Toyota Rav4 con gomme da neve. E' la soluzione migliore per i freddi inverni finlandesi.

    RispondiElimina
  5. M'immaginavo che fosse così, tanto mi sorpassavano anche quando guidavo una macchina più grande, una bellissima Alfa Romeo, forse per invidia? La Toyota sarà molto più grande e non mi piacciono le macchine grandi, in città sono scomode, i parcheggi sono stretti ecc. L'inverno proprio è arrivato da noi, abbiamo sofferto di una bufera di neve allucinante e adesso fa un freddo bestiale, -13 e con il mare aperto, il freddo ti taglia la faccia. Le condizioni sulle strade sono state terribili ma fortunatamente quest'anno la pulizia stradale è funzionata bene. Ci vuole un po' di atteggiamento di "winter rally" per guidare, ma fortunatamente le gomme invernali sono obbligatorie! Saluti dalla Finlandia o forse dovrei dire dalla Sibiria...almeno sembra così! Kirsi

    RispondiElimina
  6. In Italia le donne si stanno evolvendo: per dimostrare che sono almeno alla pari degli uomini (se non superiori), hanno lanciato la moda di guidare, fumare, parlare al telefonino e usare lo specchietto retrovisore per controllare il trucco. Tutto contemporaneamente.

    Notizie meteo mie.
    Sul balcone +11 gradi.
    In casa +18.5.
    Riscaldamento spento.

    RispondiElimina
  7. Come si fa negli USA! Ma noi siamo "multifunzionali", se esiste questa parola...le mie notizie meteo: -16 gradi, casa oltre 22, riscaldamento a pieno, anche nei pavimenti. Fa un freddo sibiriano, infatti, è arrivato dalla Sibiria e non si sa per quanto tempo rimarrà. Raramente in novembre/dicembre dobbiamo soffrire di queste temperature, sono normali in gennaio/febbraio.Ti giuro, le circostanze sono arctiche e non mi piacciono, odio il freddo perchè la vita diventa così difficile. Se si vuole andare con la macchina, si deve prevederlo almeno due ore in anticipo per riscaldare la macchina, cioè attivare il riscaldatore di motore e di cabina ecc. ecc. Che cavolo avranno pensato i nostri antenati quando sono venuti qua? Potevano rimanere nelle parti meridionali!

    RispondiElimina